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Il castello di Caneva

Il castello medievale di Caneva è stato edificato nei pressi di una precedente torre di avvistamento romana, costruzione comune nei colli pedemontani del Veneto e del Friuli. Dal 1034 il castello compare tra i possedimenti della Chiesa di Aquileia: fu concesso dall'imperatore Corrado II al Patriarca Popone per contrastare gli Ungari. Ambito da diversi nobili friulani, trevigani e addirittura padovani per la sua posizione strategica, il castello fu punto cruciale di molti dei combattenti tra le truppe patriarcali e quelle della marca trevigiana. Al centro delle diroccata cinta muraria c’è la Chiesa di Santa Lucia, dell'XI secolo e la torre campanaria. All’interno della prima ci sono affreschi rinascimentali tra cui uno statico S. Lorenzo entro una nicchia dipinta, dovuto al pittore Pietro Gorizio.
 
     
Il Cansiglio


Il Cansiglio è un altopiano che si eleva rapidamente dalla pianura sottostante oltre i 1.000 m d'altitudine. Si tratta invero di una conca "coronata" da alcune cime rocciose: ad sud-ovest il Costa, la Cima Valsotta, il Millifret e il Pizzoc.
Sull'altopiano sono presenti vari fenomeni di origine carsica, in particolar modo doline e inghiottitoi. I più celebri sono il Bus de la Lum, il Bus della Genziana e l'Abisso del Col della Rizza i quali sono profondi rispettivamente -180, -585 e -794 metri. Quasi tutto il suo territorio è ricoperto da selve che prendono nell'insieme il nome di bosco o foresta del Cansiglio. Predomina soprattutto la faggeta, autoctona, sviluppatasi su substrati carbonatici, ma sono presenti ampiamente specie non autoctone, come le aghifoglie (soprattutto abete rosso).
 
     
Le sorgenti del Gorgazzo

La sorgente del Gorgazzo è un incantevole specchio d'acqua dall'intenso colore azzurro. Sito di incommensurabile valore naturalistico, la sorgente è alimentata dalle acque che, inabissatesi nelle fenditure dell'altopiano del Cansiglio o del Monte Cavallo, riappaiono in superficie. Il piccolo laghetto a ridosso di una parete rocciosa, alimentato da un profondo sifone carsico 'di trabocco', dà origine all'omonimo torrente che attraversa la valletta dell'abitato di Polcenigo, prima di sommarsi all'acqua delle risorgive della Santissima e formare il fiume Livenza. La cavità carsica, per i locali 'El buso', fin dal XIII secolo conosciuta come 'Gorgatio' e per storpiatura Gorgazzo, raccoglie le acque delle doline tra il Cavallo ed il Cansiglio.
 
     
Pordenone
Il nome della città di Pordenone deriva da Castrum Portus Naonis, dal latino “portus” nel senso di porto e dall’antico nome del F. Noncello che attraversa il territorio. Per Naone si è pensato ad una radice preromana ”nau” nel senso di nave.

Pordenone è una città antica: resti preistorici e romani (terme, templi, banchine portuali, specie nella zona archeologica di Torre) attestano la sua esistenza in epoca protostorica e romana. Ma la città vera e propria nasce verso il IX-X secolo, quando il "Portus Naonis" riuscì, per i suoi traffici sul Noncello, a superare d'importanza la vicina "Turris" e la "Curtis Naonis". Pordenone offre ai turisti un ensemble di storia, tradizione e cultura capaci di meravigliare il viaggiatore più esperto...
 
     
Polcenigo

Polcenigo è un magnifico paesino friulano che contiene piccoli quadri di agricoltura campestre. Un autentico ambiente rurale in armonia con la natura ideale per trascorrere le giornate in compagnia tra musica e spettacoli. Un luogo in cui rilassarsi e stimolare tutti i sensi.

E’ uno strategico punto di partenza per attività sportive in bici, a cavallo e in canoa. Tutto l’anno si organizzano eventi musicali e culturali, meeting e seminari.
Paese ricco di punti ristoro e agriturismo legati al territorio.
 
 
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